Ecco Mariella, è proprio così, le tue foto dicono tutto, solo che non si sente il puzzo di pipì di cane e di muffa. Ma i soldi per ben mantenere queste antichità, dove vanno a finire??? È teriiiibile tutto ciò!!!!
E pensare che solo col turismo e la cultura - musei, scavi archeologici, antichità ecc - qui in Italia si potrebbero risolvere molti problemi. Noi non abbiamo materie prime ma abbiamo quelle e altre risorse. Un caro saluto, aldo.
Hai ragione Aldo. Ho visto di quei tesori abbandonati. E poi penso agli altri Paesi che hanno quattro pietre e riescono a camparci. Il problema è che ci credono nel loro patrimonio culturale e lo sostengono. Mica come noi che siamo sempre presi a discutere di altro. Buona serata.
in effetti le immagini sono eloquenti. Forse l'unica cosa da aggiungere è un solitario grido di dolore per un Paese che ha nella Storia e nella cultura la sua forza ed invece si vede governato ed abitato da una moltitudine di beceri ignoranti.
Prima di tutto purtroppo è una nostra vergogna. Che poi all'estero risalta e brilla di luce propria come tutti gli efferati misfatti che si compiono da noi.
Guardo queste immagini e soffro, mi inc**zo di brutto e soffro. Pompei in sé, ammettiamolo, è una cittadina alquanto orrenda ma gli scavi sono un vero capolavoro dell'umanità (ingrata).
Anche io Dorian. Ricordo i bei percorsi e le strutture in pietra in buono stato. Ma la mia ultima visita risale a vent'anni fa. E le cose sono peggiorate. Molto. E la rabbia è tanta. TANTA.
Non era ridotta così. Ma gli ultimi vent'anni di cattiva amministrazione e gestione, sono stati più devastanti di un terremoto. O di una nuova eruzione.
E' veramente un peccato. Non ci rendiamo conto che tutto questo non tornerà mai più. Io c'ero stata parecchi anni fa con la scuola, ai tempi non era ridotta così. Però che rabbia....
Ciao Silvia, benvenuta sul mio blog. Rabbia è la parola che tutti noi abbiamo usato. Poi c'è l'impotenza. E mi verrebbe voglia di metterli lì i nostri "dipendenti", sotto il sole cocente a sistemare i danni dovuti alla loro incompetenza. A presto.
Ho amato la scrittura fin da quando ho cominciato a leggere e avevo solo cinque anni. Scrivo perché mi scappa da scrivere e sono consapevole che non mi libererò mai dalla meravigliosa seduzione delle parole.
Ciò che non poté il vulcano lo stiamo facendo noi...
RispondiEliminaSenza parole...
Già...
EliminaEcco Mariella, è proprio così, le tue foto dicono tutto, solo che non si sente il puzzo di pipì di cane e di muffa.
RispondiEliminaMa i soldi per ben mantenere queste antichità, dove vanno a finire???
È teriiiibile tutto ciò!!!!
Cara, ci dovresti parlare tu più approfonditamente, di questo nostro tesoro (tra i tanti) che stiamo facendo praticamente a pezzi.
EliminaTi abbraccio
E pensare che solo col turismo e la cultura - musei, scavi archeologici, antichità ecc - qui in Italia si potrebbero risolvere molti problemi. Noi non abbiamo materie prime ma abbiamo quelle e altre risorse.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Hai ragione Aldo. Ho visto di quei tesori abbandonati. E poi penso agli altri Paesi che hanno quattro pietre e riescono a camparci.
EliminaIl problema è che ci credono nel loro patrimonio culturale e lo sostengono.
Mica come noi che siamo sempre presi a discutere di altro.
Buona serata.
in effetti le immagini sono eloquenti. Forse l'unica cosa da aggiungere è un solitario grido di dolore per un Paese che ha nella Storia e nella cultura la sua forza ed invece si vede governato ed abitato da una moltitudine di beceri ignoranti.
RispondiEliminaDaniele, che dirti.
RispondiEliminaHAI PERFETTAMENTE RAGIONE.
Aggiungerei: BECERI E ARROGANTI NELLA LORO IGNORANZA.
E' una vergogna internazionale
RispondiEliminaPrima di tutto purtroppo è una nostra vergogna. Che poi all'estero risalta e brilla di luce propria come tutti gli efferati misfatti che si compiono da noi.
EliminaGuardo queste immagini e soffro, mi inc**zo di brutto e soffro.
RispondiEliminaPompei in sé, ammettiamolo, è una cittadina alquanto orrenda ma gli scavi sono un vero capolavoro dell'umanità (ingrata).
Anche io Dorian.
EliminaRicordo i bei percorsi e le strutture in pietra in buono stato. Ma la mia ultima visita risale a vent'anni fa.
E le cose sono peggiorate. Molto.
E la rabbia è tanta. TANTA.
Lasciamo perdere.
RispondiEliminaCara, loro hanno lasciato fin troppo perdere.
EliminaE noi li lasciamo fin troppo disfare.
Anni fa ci sono stato, da studente, con la mia scuola. Non sapevo fosse ridotto così. Tristezza, tutta quella bellezza così ridotta ...
RispondiEliminaNon era ridotta così. Ma gli ultimi vent'anni di cattiva amministrazione e gestione, sono stati più devastanti di un terremoto. O di una nuova eruzione.
EliminaMari resto sempre più sconcertata dal Paese in cui vivo.
RispondiEliminaveru
io ho terminato anche lo sconcerto. Mi rimane la rabbia.
EliminaPer la mia terra, per la nostra.
E' veramente un peccato. Non ci rendiamo conto che tutto questo non tornerà mai più. Io c'ero stata parecchi anni fa con la scuola, ai tempi non era ridotta così. Però che rabbia....
RispondiEliminaCiao Silvia, benvenuta sul mio blog.
RispondiEliminaRabbia è la parola che tutti noi abbiamo usato. Poi c'è l'impotenza.
E mi verrebbe voglia di metterli lì i nostri "dipendenti", sotto il sole cocente a sistemare i danni dovuti alla loro incompetenza.
A presto.