giovedì 27 giugno 2013

Ma vi piacciono i panettoni griffati?











Notizia dell'ultima ora: il colosso francese LVMH (Louis Vuitton per intenderci) ha acquistato gran parte  del pacchetto azionario di Cova & C. Non è dato di sapere la percentuale ma immagino che sia molto alta.







Chi è Cova?
Da quasi duecento anni  è il simbolo della tradizione gastronomica milanese; da molti tempo di proprietà della famiglia Faccioli. 
La sua storia comincia nel 1817.
Un soldato  di Napoleone, Antonio Cova, lasciò le armi per dedicarsi alla cucina. Si trasferì a Milano e aprì il primo forno accanto al Teatro Alla Scala.
Ben presto il locale divenne luogo di ritrovo per artisti e attori di teatro.
Negli anni '50 si spostò nella vicina via Montenapoleone.
Hemingway la citò in "Addio alle Armi".

I would like to eat at the Cova and then walk down the Via Manzoni in the hot evening and cross over and turn off along the canal and go to the hotel with Catherine Barkley. Maybe she would...
(Vorrei mangiare al Cova e poi camminare a piedi lungo Via Manzoni in una serata calda e attraversare...)





Anche nei Quarantanove Racconti:

C'erano tre ragazzi che venivano ogni giorno e avevano circa la mia età. Erano di Milano, tutt'e tre, e uno doveva fare l'avvocato, uno il pittore, e uno avrebbe voluto fare la carriera militare, e quando avevamo finito con le macchine a volte tornavamo insieme al Caffè Cova, che era vicino alla Scala.”






Per Milano e per i suoi concittadini (anche i limitrofi o monzesi come me) la passeggiata in Montenapoleone alla mattina del sabato, non può cominciare senza un bel caffè nel locale storico del centro.





Ma Cova è soprattutto panettoni e pandori.





Sotto le feste infatti, non è insolito trovare una fila di tutto rispetto all'entrata. La qualità dei suoi prodotti è celeberrima.




Da oggi, la tradizione pur restando, sembra, nelle mani dei vecchi proprietari, in sostanza parlerà altra lingua e avrà altri obiettivi.

I francesci hanno fatto un bel colpaccio. Ora, dopo la moda allargheranno i loro orizzonti nel campo della gastronomia dolciaria; saranno pronti a mordere i mercati asiatici, dove la cultura  e l'amore verso il nostro cibo è in forte espansione.
Dovremo quindi prepararci a vedere quella magnifica e fragrante delizia del palato, uscire dai negozi in una scatola marrone con fiocco blu o giallo e soprattutto, quanto ci verrà a costare da oggi in poi?







Che già non costava poco nemmeno prima...

12 commenti:

  1. Questo "locale" non lo conosco (ok... non sono di Milano e la bazzico poco) ora però mia hai incuriosito ed essendo un tossico di caffè, non mancherò di passarci.
    Spero che i francesini non rovinino il caffè :p

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    1. A volte, sui dolci, possono anche dirci qualcosa, ma sul caffè no!
      Fammi sapere se ti è piaciuto io lo accompagnerei con una fetta delle crostate di cui parla Leo.

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  2. Cova è una tradizione milanese per eccellenza. Peccato sapere che sia andato in mano al colosso della moda.
    Cova non è solo panettoni, vi consiglio di provare le crostate di marmellata con la frolla Milano.
    Per me sono insuperabili.
    Ciao Leo

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    1. Hai ragione Leo, la tradizione di Cova, va ben al di là dei panettoni. E' alta pasticceria.
      E conosco le crostate...

      Abbraccio.

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  3. Ciao Mari!
    ambè vedi ste francesi che con la loro innata "simpatia" si sono accaparrati la bontà' per eccellenza,pero' che tristezza…certe tradizioni dovrebbero rimanere tali per sempre e invece..
    Abbraccio forte Amica,ti auguro felice week.Baciiiii

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  4. Questi simpaticoni che vogliono toglierci anche le tradizioni culinarie oltre che la nostra arte, rapinata dal nanetto corso duecento anni fa.
    I proprietari assicurano che resteranno alla guida per mantenere alta la qualità e il nome, ma la mia domanda è? Per quanto tempo?
    E poi, perchè non cercare di andare avanti con le proprie forze? Io penso che l'unica ragione reale sia sempre la stessa, la bramosia di denaro.
    Abbraccio a te amica cara.

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  5. Adoro Cova ma non posso prendere parte al sondaggio fuori stagione: team pandoro :-)

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  6. Dopo il vino sudafricano e australiano, ecco il panettone francese : i miei vecchi avrebbero esclamato "Non c'è più religione!"
    Mi aspetto ora qualche buon formaggio italiano prodotto a Katmandù.

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    1. O qualche mozzarella di bufala cinese.
      Ciao Costantino!

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  7. Mari, guarda che a me i panettoni piace mangiarli, mica indossarli!!!!
    Bacioooooo

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Ho amato la scrittura fin da quando ho cominciato a leggere e avevo solo cinque anni. Scrivo perché mi scappa da scrivere e sono consapevole che non mi libererò mai dalla meravigliosa seduzione delle parole.